Abbiamo fatto il punto con Sergio Peduzzi, che segue il progetto per il Cai luinese. «L'iniziativa è nata dal Cai e da subito abbiamo cercato di coinvolgere i Comuni del territorio e la Comunità Montana Valli del Verbano - spiega -. E' stato un lavoro lungo che però ci ha permesso lentamente di raggiungere traguardi importanti come rendere piu' sicuri i sentieri ma anche aumentare il turismo». Un lavoro che ad oggi ha permesso di risanare circa 120 percorsi (dove è stata posizionata anche la segnaletica) per un totale di oltre 400 chilometri. «Abbiamo svolto e continuiamo a svolgere – prosegue Peduzzi – due attività. Da un lato la rilevazione GPS della traccia del percorso e dall'altro la manutenzione in collaborazione con gli enti territoriali (Comuni e Comunità Montana che hanno anche finanziato il progetto, ndr)». Ad occuparsene i soci Cai Sergio Peduzzi, Gianluigi Campoleoni e Pierfrancesco Bianchi per quanto riguarda il rilevamento GPS mentre Guido Spaini, Donato Dellea, Pierino Roveda, Gianni Schiroli, Enrico Cantoni, Bertorio Piga, Guido Cataldi, Eleuterio Coccoli, Giovanni Monacchi e GianCarlo Colla per il posizionamento della segnaletica e piccoli lavori di manutenzione. La manutenzione del suolo è invece affidata a Sandro Morandi. In totale i volontari hanno installato 700 paline per il supporto dei cartelli e duemila frecce segnavia, posizionate lungo i sentieri da Maccagno con Pino e Veddasca fino a Montegrino. Il Cai sta anche prendendo parte al progetto "Catasto della Rete escursionistica della Lombardia", istituito nel 2017, che prevede il rilievo dei sentieri del territorio, segnalando in appositi file anche ciò che gravita attorno come le tratte che compongo il percorso, i punti di degrado o le strutture ricettive lungo il sentiero. «Questo importante lavoro di mappatura che ci consentirà di avere una fotografia dello stato dei sentieri in Lombardia è svolto per il nostro territorio da 3 volontari che hanno ad oggi già studiato la zona del Luinese. Dopo una prima validazione del lavoro svolto dagli enti preposti, ora siamo in attesa della decisione della Comunità Montana Valli del Verbano per l'invio in Regione. Per il futuro ci auguriamo di poter proseguire con il risanamento della rete sentieristica e di sensibilizzare sempre di piu' Comuni ed enti locali - conclude Peduzzi -. I percorsi, per essere sicuri, necessitano sempre una manutenzione continua, le intemperie rovinano il fondo e ostruiscono il passaggio con alberi e frane. Per questo siamo sempre chiamati a effettuare delle verifiche relative allo stato».
Dalla Prealpina di giovedì 21 gennaio 2019 – Autore dot.sa Erica Besoli